第一篇:意大利语小品话剧!LA SCUOLA SREGOLATA
LA SCUOLA SREGOLATA
LA STORIELLA E’ AMBIENTATA IN UN’ AULA SCOLASTICA
Personaggi:
un narratore
una narratrice
alunni della classe
una maestra
I SCENA
In un angolo leggio, per i narratori, illuminato da un faro.Narrat.: Nella scuola di fantasiopoli, stava in bella vista, appeso alle pareti dell’atrio, un cartellonedal titolo “Per stare bene insieme”.Dove erano scritte tutte le regole che dovevano rispettare coloro che frequentavano quella scuola.Una mattina una folata di vento lo fece volare via, tutti dimenticarono le regole scritte e….guardate cosa e’ successo.II SCENA
Si spegne il faro sul leggio e si accendono le luci sulla classe.Tre alunni stanno seduti attorno alla cattedra, alcuni banchi stanno posizionati di lato, la maestra seduta su un banco, la lavagna girata al contrario.Maest.: Non so cosa è successo ma rimettiamoci ognuno al nostro posto, qualcuno metta a posto la lavagna.Ialun.: Maestra, Carlo mi ha spinto mentre eravamo in fila.II alun.: Non è vero, è stato lui a farmi le boccacce, mi prende sempre in giro.III alun.: Li ho visti che si rincorrevano nel corridoio.Gli alunni parlano contemporaneamente, senza alzare prima la mano.Maest.: Non si è detto che prima di parlare si deve alzare la mano, e di parlare uno alla volta? Tutti: E dove sta scritto?
III SCENA
I alun.: Maestra, oggi facciamo matematica?
II alun.: A me non piace, perché non leggiamo una poesia?
III alun.: State zitti!Invece andiamo in palestra.Maest.: Oggi facciamo un po’ di storia, perché il programma lo decide l’ insegnante.Tutti: E dove sta scritto?
L’insegnante apre il libro e comincia a spiegare, alcuni alunni parlano tra loro, la Maestra comincia a disperarsi.IV SCENA
Si apre la porta ed entrano due alunni, non salutano e si siedono tranquilli.Maest.: Scusate, è questa l’ora di arrivare!Non avete sentito il campanello? E poi non si usa più bussare prima di entrare?
Alunn.: E dove è scritto tutto questo?
V SCENA
Alcuni alunni si alzano, aprono gli zaini e prendendo la colazione iniziano a mangiare.Mentre tre alunni si alzano e vanno verso la porta.Maest.: Prima di iniziare la colazione occorre aspettare il suono del campanello.E voi dove state andando?
I alun.: Perché non possiamo mangiare quando vogliamo? Io ho fame.II alun.: Stiamo andando a gabinetto.Maest.: Anche a gabinetto si va durante la ricreazione e sempre chiedendo permesso, tornate a posto.Tutti : E dove sta scritto?
VI SCENA
Due alunni si alzano e si portano vicino alla cattedra.Alun.: Maestra, viene alla lavagna ti vogliamo interrogare.Maest.: Guarda che sono io che interrogo voi, tornate a posto.Alun.: Perché?
Maest.: Perché è così.I due alunni si siedono invertendo i loro posti e cominciano a litigare, la Maestra e sempre più disperata.Maest.:(gridando)Ognuno si sieda al proprio posto.VII SCENA
Due alunni iniziano a litigare contendendosi una matita e un quaderno, mentre un altro scrive con un pennarello sul banco.I alun.: Maestra, Angelo mi ha preso la matita e il quaderno.II alun.: Mi serve e poi forse te li restituisco.I alun.: Le cose si chiedono, non si prendono
II alun.: Stai zitto che non capisci niente
Maest.: Ha ragione, le cose si chiedono con gentilezza.II alun.: Perché?
Maest.: Per rispetto degli altri.III alun.: Maestra, Gianni ha scarabocchiato il banco e ha scritto abbasso la scuola.IV alun.: Io scrivo dove voglio e quello che voglio, tanto il banco non è mica tuo!
Maest.: Non si scrive ne sui banchi, ne sulle porte e soprattutto sui muri.Rispettare gli altri, le cose degli altri è come rispettare se stessi.Tutti : E dove sta scritto?
Intanto alcuni alunni giocano rincorrendosi fra i banchi,altri si lanciavano pallottolini di carta, qualcuno tirava i capelli alle alunne… il campanello suonava in continuazione.La Maestra si mette le mani ai capelli.Si spengono le luci, la scena rimane al buio.Il faro si accende sul leggio.VIII SCENA
Narratr.: Le cose andarono avanti così per qualche giorno.La scuola era immersa nel caos.Ci fu anche il tentativo del bidello di voler farequalche lezione.Alcune Maestre non ricordarono la lezione da portare in classe.Gli alunni delle prime vollero andare nelle quinte, quelli delle quinte pensarono che era ora che la scuola terminasse….Tutti però capirono che senza regole non si poteva andare … quando all’improvviso una benevola folata di vento riportò il cartellone e lo rimise al suo posto.Allora tutti impararono a memoria le regole e l’ordine regnò a scuola.IX SCENA
Si riaccendono le luci e nella classe regna l’ordine e la buona educazione.
第二篇:意大利语小品话剧LALBERO DELLE PIUME
Commedia in due atti e sei scene
di Paola Picasso
PERSONAGGI
Civetta Lulù , piccola civetta vanitosa e sventatella in cerca di fortuna.Gazza, socia in affari della civetta Lulù.Abile e furba.Colonnello Quattrocchi,vecchio colonnello in pensione.Generale Penna Bianca, vecchio saggio barbagianni, dispensatore irascibile di consigli.Capinera, proprietaria di istituto di bellezza nel bosco.2 Picchi, proprietari di negozio di falegnameria.Abili intagliatori.Comparse:
CornacchiaUsignolo RondinePasserotti vari
....In cielo non esistono soldi.Ci si paga con sorrisi,con baci,con mazzetti di viole
o fiori di campo.E i valori più quotati
erano la brezza della sera,il canto degli uccelli e lo sguardo dei bambini nel quale ci sono tanta luce e tanti tesori di tenerezza.Gìlbert Le Mouel-
Dio nella metropolitana,EDB Bologna
ATTO I
Scena I
Un bosco.La luce filtra tra le foglie.C'è un cinguettio d'uccelli.In un angolo una civetta s'incipria il becco e si mette il rimmel alle ciglia, guardandosi in uno specchio appeso al tronco di un albero.Due uccellini entrano in scena e la civetta, vedendoli, cerca invano di attirarne l'attenzione, agitando le ali.Civetta(in tono flautato)Buongiorno, passerotti!
(I due uccellini fingono di non aver udito e, parlottando tra loro, deviano il volo scomparendo alla vista.La civetta li segue con lo sguardo, visibilmente delusa, infine scrolla la testa e si accinge a pettinarsi il ciuffo di penne arrotolato sulla sommità del capo con un grosso bigodino.Compare un'allodola).Civetta Allodola
(con tono speranzoso e ingraziante)Ciao, amica allodola!Fermati un pochino accanto a me, faremo due chiacchiere!
(frettolosa)Non posso.Ho molta fretta, ho invitato a cena un'amica e debbo ancora preparare la torta di mirtilli!(Senza mai fermarsi attraversa tutto il palcoscenico ed esce dalla parte opposta a quella alla quale è entrata).(Quando l'allodola sparisce, la civetta guarda qualche istante nella sua direzione, poi si mette le ali sugli occhi e scoppia in singhiozzi.Pochi attimi dopo arriva un grosso gufo con un paio di occhiali rotondi sul becco e dei gradi militari appuntati sulle penne della ali.Il gufo vede la civetta in lacrime e le si avvicina).Gufo Civetta Gufo Civetta Che cosa ti è successo, mia piccola civetta Lulù?(singhiozzando ancora più.forte)Non lo so.Gufo Quattrocchi...o debbo chiamarti Colonnello?(s'interrompe, lo guarda da sott'in su, poi continua)So solo che mi sento molto confusa e infelice!E davvero non sai spiegarmene i motivi?
(aspirando forte col naso)Credo che sia perché sono sempre sola.Nessuno mi vuole bene!Nessuno vuole stare con me!Non ho neppure un'amica.2 Gufo Civetta
Gufo Civetta Gufo
Civetta Gufo Civetta Gufo Civetta Gufo
Civetta Gufo
Civetta Gufo Civetta Gufo Civetta Brutt'affare, perdinci e perbacco!Ma dimmi, Lulù, quali cose hai fatto per meritarti l'amore e l'amicizia?
Beh...Veramente...io...Ho sempre avuto molta cura della mia persona!(pensieroso)Non mi pare che sia un buon motivo!
(a disagio)Mi sono sempre profumata ed incipriata per rendermi gradevole alla vista e all'odorato del mio prossimo!Ma non ti sei mai preoccupata del « cuore » del tuo prossimo!(smarrita)Però non ho mai fatto del male ad alcuno!(allargando te ali con gesto impotente)Non è sufficiente neppure questo per far nascere l'affetto e attirare le simpatie!
(sconsolata)Credo proprio di non aver fatto null'altro!
Ecco, dunque il motivo della tua solitudine!L'hai appena detto tu stessa: non hai mai fatto nient'altro che curarti della tua persona.Adesso tutti ti evitano e la tua è un'esistenza molto triste, perché è davvero doloroso vivere soli, Lulù!(con un piccolo singhiozzo)Che cosa posso fare, Colonnello Quattrocchi? Non posso andare avanti in questo modo!Voglio cambiare vita!Voglio fare fortuna, così, quando sarò ricca, tornerò qui e farò invidia a tutti!
(scuotendo tristemente il capo)Perdinci e perbacco!Non hai capito niente, piccola civetta!Ad ogni modo io non posso consigliarti nulla, perché m'intendo solo di armi.Sai, vero, che ho combattuto valorosamente nella famosa guerra dalle quindici alle diciotto?(indifferentemente)Ma che razza dì guerra è mai una che si chiama « Quindici e diciotto »?
(alzando la testa con piglio orgoglioso)Una guerra lampo, iniziata alle ore quindici e terminata alle diciotto.Si tratta di una battaglia famosa come quella di Waterloo e tu, piccola ignorantella, dovresti averla studiata sul libri la scuola!(Guarda di sottecchi Lulù che si nasconde dietro un'ala, poi bofonchiando prosegue)Comunque questo non c'entra!Per tornare al nostro argomento, ti darò che un solo animale, qui nel bosco, è in grado di darti tutti i consigli che vuoi.Si tratta di un vecchio generale.Un barbagianni grande saggio e grande pensatore che vive al limitare del bosco, verso i monti.Puoi dirgli che ti mando io, ma fa attenzione: è un vecchio irascibile e scontroso!Devi trattarlo con molto garbo ed essere gentile!(eccitata)Lo farò senz'altro!Ma, dimmi, come si chiama il vecchio barbagianni?
E' il generale Penna Bianca.Non dimenticarlo perché lui tiene molto al suo nome di origine indiana!
Puoi stare tranquillo, caro Colonnello Perdinci e perb...scusa, volevo dire, Colonnello Quattrocchi.Mi comporterò come si deve.Ma ora lasciami andare perché voglio raggiungere il tuo amico generale, prima di notte.Quanta fretta, perdinci e perbacco!Ad ogni modo non ti trattengo.Vai pure e buon viaggio!(già muovendosi verso l'uscita si volta e sventola un'ala)Addio e....grazie di tutto!(Lulù si allontana ed esce di scena.Si spegne la luce)
Scena II
Ancora un bosco, con uno sfondo perso, su cui si vedono le cime dei monti illuminati dal sole.Di spalle, da un lato, sta un barbagianni che volta il dorso al pubblico.La civetta Lulù fa capolino tra le quinte con aria circospetta.3 Civetta(parlando fra sé con aria preoccupata)Oh, povera me, che sciocca sono!Ho dimenticato il nome del generale!Adesso come farò a chiamarlo con garbo, senza che lui si irriti?(guardando in direzione del barbagianni tenta alcuni colpetti di tosse per attirarne l'attenzione, ma invano.Si rivolge nuovamente al pubblico, quasi a chiedere aiuto, infine fa le spallucce)Pazienza!Ormai sono qui e qualcosa tenterò!Come diamine potrà chiamarsi un vecchio barbagianni? Forse generale Barba, oppure Gianni? Proverò ad indovinare!(Muove qualche passo in direzione del barbagianni e dopo essersi schiarita la voce, urla)Buongiorno Generale Gianni, sono la civetta Lulù, amica del Colonnello Perdinci e Perbacco e sono venuta da Lei per avere un buon consiglio: che cosa posso fare per cambiare vita e cercare fortuna?
(Mentre Lulù butta fuori il suo discorso tutto d'un fiato, il barbagianni si volta ruotando lentamente su se stesso.Si arresta quando le si trova di fronte e la squadra da capo a piedi.Quando la civetta ha terminato il suo discorso, cade un pesante silenzio e Lulù, sotto lo sguardo fisso del barbagianni, comincia lentamente ad indietreggiare)
Barbagianni
(Con voce secca e schioppettante)Primo: non mi chiamo Generale Gianni!Secondo: se sei tanto stupida da crederlo, fortuna non la farai mai!Terzo: Non conosco Colonnelli con quello sciocco nome!
Civetta(imbarazzata continuando ad indietreggiare, scivola, cade e si rialza a fatica)Mi scusi tanto, Generale...Barba!
Barbagianni(sobbalza, spalanca il becco e urla)Il mio onorato nome è Penna Bianca!Sei pregata di non dimenticarlo!È un ordine!
Civetta(accenna ad un inchino)La prego ancora di scusarmi, ma sono così confusa, Generale Penna Rossa, che....Barbagianni(pare schizzare al soffitto.Ricade a becco aperto e spalancando le ali le si avvicina)Penna Bianca, ho detto!Sei forse sorda o straparli come una cornacchia?
(Immediatamente dopo questa frase, entra in scena una cornacchia che, mettendosi a girare attorno ai due, parla con voce gracchiante).Cornacchia
Sono la cornacchia, mi avete chiamato, Signori miei distintissimi? Barbagianni(guardandola per traverso con malagrazia)Neppure per sogno!Cornacchia(petulante)Eppure io vi ho sentito distintamente fare il mio nome.Barbagianni(urlando)Non continuare a ripetere le cose!Ho detto che non ti ho chiamato, “brutto pappagallo che non sei altro!
(Giunge subito in scena un pappagallo e comincia lui pure, a girare intorno al gruppetto, inseguito dagli sguardi di tutti gli altri).Pappagallo(con voce nasale)Pappagallo...Pappagallo, avete detto...Sono qui se mi volete!Barbagianni(voltandosi verso di lui con scatto improvviso)Ma siete tutti impazziti?!Nessuno qui, vuole pappagalli, né tanto meno picchi oppure gazze!
(Non termina la frase che entrano in scena entrambi gli animali appena menzionati.Il picchio prende a battere furiosamente col becco contro l'albero a cui si appoggia il barbagianni, il quale, scosso dai colpi, pare in preda alle convulsioni.Finalmente, con sforzo si stacca dal tronco sussultante e fa per slanciarsi sul picchio ma questi con un saltello, cambia posizione e riprende a picchiare).4 Picchio Gazza
Ecco, vi dimostro: sono il picchio, il migliore lavoratore del legno che esista nel bosco!(Riprende a picchiare furiosamente.Il barbagianni gli si avventa contro ma una gazza gli taglia la strada).E io sono la gazza, la gazza ladra.Avete bisogno di me che mi avete chiamato? Forse desiderate che vada a rubare qualcosa per voi?
(Il barbagianni sbalordito l'ascolta a becco aperto, poi comincia a girare su se stesso come un trottola.Lulù.è attonita e immobile.Gli altri come in attesa, solo il picchio continua a battere con il becco contro l'albero.)
Barbagianni(si ferma, mette le ali sulle orecchie e grida)Basta!Via tutti!Mi farete impazzire!Non voglio più vedere né sentire nessuno!
Civetta(fa un passo avanti, sorride e si rimpicciolisce dal timore).Ma...ancora non mi hai detto, Generale Penna Nera, come.....Barbagianni(interrompendola, straluna gli occhi e pare sul punto di scoppiare)BIANCA!BIANCA!BIANCA!!
(La confusione è al massimo.Il barbagianni corre qua e là sulla scena, inseguendo or l'uno, or l'altro dei volatili, ma tutti gli sfuggono.Si spegne la luce.)
Scena III
(Si riaccende la luce.Il bosco è quello dell'inizio della prima scena.Lulù e la gazza, rassettandosi le piume, arrivano più o meno contemporaneamente dalla stessa direzione.Si fermano).Gazza(Imbronciata, pulendosi col becco)Che razza di maniere!
Civetta
Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza
(sospirando)Eh, sì, il generale è piuttosto nervoso!Sarà l'effetto della famosa guerra delle « quindici e perbacco »...ma no, che dico, delle « perdinci e diciotto »...no, no, neppure...delle...insomma, non.importai Sta di fatto che è un generale irascibile e mezzo matto e che io non ho potuto chiedergli quello che mi premeva, dopo aver fatto un viaggio apposta!Che cosa volevi domandargli?(avvilita)Che cosa si può fare per cercare fortuna!(con aria di superiorità)Se è solo per questo ti posso aiutare io!(speranzosa, rialza la testa vivacemente)Davvero, e come? Ho in mente un'idea fantastica!Sarebbe?
(con pausa d'effetto)Sarebbe...noleggiare delle piume!(stupefatta)Noleggiare delle piume? E a chi?
(ridacchiando con furbizia)Qui viene il bello.Io te le procuro ruband...prendendole dove so io.Tu t'incarichi di darle a noleggio oppure in vendita a chi le richiede.(tra l'interessato e l'ammiralo)Mi pare una buona idea.Però, dove potremmo trovare il negozio adatto?
(con fare sbrigativo)Bisognerà cercarlo.Vieni e diamoci da fare!
(Le due amiche s'incamminano guardandosi intorno.Di volta in volta un tronco d'albero viene illuminato, finché, nel cono di luce appare un fusto alto e diritto ma con la chioma completamente spoglia.Il tronco presenta una larga fenditura che sì apre su una cavità interna.Le due amiche si accostano alla pianta secca e la esaminano girandogli intorno.)
Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza
Gazza
Civetta
Gazza Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta
CapineraCivetta CapineraCivetta Capinera(col becco in aria)Questo è il posto adatto e questo è l'albero perfetto!Sui rami spogli attaccheremo le nostre piume colorate e dentro al tronco metteremo il magazzino.Sarà una meraviglia!(con convinzione)Sei un genio!
(sorride compiaciuta, poi assume un'aria indaffarata)Prima di tutto pensiamo all'insegna.Tu sai scrivere?
(offesa)Che domande!Prima di darmi al commercio pensavo di fare la giornalista!(sfregandosi le ali soddisfatta)Perfetto!Comincia dunque col trovare un cartello adatto e scrivici sopra l'insegna!Che cosa dovrei scrivere esattamente?(pensierosa)Vediamo un po'...Potremmo scrivere:
Bottega
delle piume, oppure...Casa della penna, o anche Supermercato del piumaggio...(con espressione rapita)Albero delle piume...(si volta a guardarla con esagerata meraviglia)Brava!Vedo che hai anche della fantasia!ALBERO DELLE PIUME!Bello, suona bene!Vai e cerca una bella corteccia dove scrivere la tua frase!
(Mentre Lulù s'incammina lentamente guardando il terreno attorno a sé, la gazza, esce di scena.Lulù sposta con le zampe alcuni pezzi di corteccia, finché non trova quello giusto: un bel pezzetto levigato e squadrato.Lulù gli gira intorno poi Io afferra col becco e lo trascina in mezzo alla scena, dove, con un pezzetto di carbone comincia a disegnare le lettere arricchendole di svolazzi.Torna in scena la gazza col becco colmo di piume colorate, le deposita nella cavità dell'albero e poi si affianca a Lulù per ammirare il suo lavoro.)Bel lavoro, carina!Hai davvero uno spirito artistico!(con modestia)Grazie tante!Non è male mi sembra!
(Lulù afferra col becco il suo cartello e corre ad appenderlo ad un ramo dell'albero e poi beata, lo guarda dondolare lentamente.)(sfregandosi la punta delle ali)Richiamerà un mucchio di clienti!Avremo moltissimo lavoro!
(ridacchiando)Dovremo assumere un commesso!Anche due!
(con sorriso beato)Faremo un mucchio di soldi!(battendo le ali dalla felicità)Ne faremo a palate!
(La gazza si allontana e Lulù resta ancora ad ammirare la sua insegna con espressione sognante.Si avvicina una capinera.)(con grazia)Buonasera, comare civetta.Permettimi di dirti che la tua insegna è bellissima.Apri forse una nuova attività?
(dandosi un po' d'importanza)È proprio così, cara Capinera!
Ne sono contenta!Saremo delle ottime vicine!All'inizio vi potrò essere utile mandandovi le mie clienti!Perché? Hai un negozio anche tu?
(accennando col becco al folto del bosco)Sì!Un anno fa ho aperto un Istituto di bellezza.Si trova andando avanti, quattordicesimo albero a sinistra, terzo cespuglio a destra e sì è arrivati.Accanto a me c'è il laboratorio dei due picchi.Se ascolti, potrai udire anche adesso il loro ticchettio(Lulù tende l'orecchio e in effetti si ode il rumore tipico), I due picchi sono degli ottimi falegnami, ma le loro specialità sono ì ritratti su corteccia.Civetta Capinera Civetta
Capinera Civetta Capinera
Civetta
Gazza
Civetta Gazza
Civetta
(interessante)Ritratti, hai detto? E costano cari?
(svagatamente)Veramente...Non saprei dire...A me lo hanno fatto gratis, forse perché quando inaugurarono il laboratorio, portai loro in dono un ottimo profumo al muschio.Capisco....io potrei portare a ciascuno di loro una bella piuma!
(sorridendo)Che idea carina(torna seria)Comunque credo davvero che quest'angolo di bosco perrà un ricco centro commerciale.Vedrete che anche voi farete buoni affari!Speriamolo!
Allora io me ne vado.Non posso lasciare troppo a lungo la bottega vuota, le mie clienti si intristiscono ad aspettare da sole!(La capinera s'incammina continuando a parlare)I miei migliori auguri e...vienimi a trovare se ti serve la pulizia delle piume oppure una messa in piega!
Grazie tante!
(Appena la capinera scompare, Lulù corre a cercare qualcosa su cui specchiarsi.Si rimira il ciuffo disfatto che le.pende sul capo e pare riflettere, poi sorride, scrolla le spalle e si mette a lavorare alacremente dentro alla cavità del tronco).(Rientra la gazza con un altro carico di piume che deposita nella cavità).(affannata)Il magazzino comincia a riempirsi.Ancora un paio di viaggi e sarà completo.Domattina dovrai alzarti all'alba se vuoi aver già attaccato tutte le piume per l'ora di apertura dei negozi!Hai ragione!Questa sera andrò a letto per tempo.Anzi, credo proprio che andrò subito a dormire perché sono molto stanca,(sbadiglia sonoramente)Credo che anch'io seguirò il tuo esempio.Gli ultimi giri per raccogliere altre piume, li farò domani.Buona notte, socia, e...sogni d'oro!(sempre sbadigliando)Sogni d'oro a te, amica mia!
(La luce è ormai quasi scomparsa.Nell'arco del ciclo brilla una falce di luna e un usignolo trilla alcune note.)(Cala il sipario.)
ATTO II
Scena I
Il sipario si riapre sulla stessa scena con cui si è chiuso il primo atto.Un vago chiarore illumina il cielo.Lulù e indaffarata.Molte piume di tutti ì colori sono già appese sui rami dell'albero.Ve ne sono di bianche, di rosse, di color d'oro.Quando il primo raggio di sole si annuncia nel cielo, compare una rondine che si posa accanto all'albero delle piume, in ammirata contemplazione.Rondine(Guardando verso i rami carichi)Che belle piume!Sono in vendita?
Civetta Rondine
(facendosi incontro alla nuova arrivata con premurosità)Ma certo, bella rondinella.Sono esposte per questo!Puoi acquistarle o, se preferisci, prenderle a noleggio.(indicando una piuma)Vorrei quella lassù, rosso fuoco.Mi sono stancata del mio eterno bianco e nero!
(Lulù stacca la penna rossa e la porge alla rondine)
Rondine
Civetta Rondine Civetta Rondine Merlo Civetta
Merlo Civetta Merlo Civetta Merlo
Grazie tante!Quanto ti debbo?(fa un inchino sorridendo)Tre clienti!
(con espressione stupita)Tre clienti?!Che cosa significa? Che in pagamento dovrai portarmi tre clienti, così il giro di lavoro aumenterà!(già allontanandosi)Sarà fatto!(Compare un merlo nero).(guardandosi attorno)Mi hanno detto che vendete piume colorate.(sorridendo con aria sicura e lievemente superiore)È la verità, mio caro merlo!
(Il merlo osserva attentamente tutte le piume prima di indicarne una).Vorrei quella lassù, che ha tanti colorii
(assentendo)È una penna di pavone.Molto bella, ma vale molto!(con espressione preoccupata)Quanto, esattamente? Almeno quattro penne tue!
(sollevato, si strappa rapidamente quattro penne)Ecco fatto, allora.(Lulù indica la cavità del tronco e il merlo depone le penne che si è tolto.Lulù gli porge sorridendo la piuma, di pavone e il merlo la prende e con un pccolo inchino si allontana.Arriva un uccellino.Lulù gli si accosta mentre questo osserva l'albe-ra adorno).Civetta
Scricciolo Civetta Scricciolo Civetta Buongiorno, scricciolo, che cosa ti serve?
(timidamente)Potrei avere le due penne di gabbiano?(sbirciandolo incuriosita)A che cosa ti servono? A volare sul mare!
(sorridendo con aria sognante)Prendile pure!
Scricciolo Civetta
Scricciolo
Civetta
Scricciolo Civetta Pappagallo
Civetta Pappagallo Civetta
Usignolo Civetta Usignolo
Gazza
Civetta
Gazza Civetta Gazza
Civetta Gazza Civetta Gazza
Quanto debbo darti?
(con un sospiro e con voce sentimentale)Al tuo ritorno mi porterai l'odore del mare e un pizzico di sabbia.Sai, io il mare non l'ho mai visto!...(saltando in aria dalla felicità)Te li porterò presto!
(Lo scricciolo si allontana e compare un pappagallo).(scorgendolo)Che cosa può mai desiderare da me un pappagallo che possiede le piume di tutti i colori?!
Per l'appunto, mi manca solo quella d'oro che vedo lassù!(stendendo un'ala in direzione dei rami)Puoi prenderla se vuoi!(sospettoso)Già, ma in cambio che cosa debbo darti?
(Lulù assume un'aria pensosa e alla fine s'illumina).Potresti rifare per me il verso di un animale!Se è solo per questo!(Fa una pausa, si concentra e poi nitrisce più volte)(ridendo felice)Sei davvero formidabile!Proprio un buon pappagallo imitatore!
(Il pappagallo s'inchina, afferra la penna d'oro e si allontana.Arriva un usignolo e si avvicina).Quale piuma ti piacerebbe avere?
(con voce dolcissima)Quella colore dello smeraldo, ma temo che costi troppo!Mi potrai pagare cantando una bella serenata!Lo farò volentieri!
(L'usignolo si mette in posa e comincia a trillare varie note, Lulù ascolta rapita.Quando l'usignolo si allontana, lei non se ne accorge neppure e continua a guardare il cielo con aria sognante.La gazza rientra in scena e muovendosi con vivacità fa sussultare la giovane civetta Lulu).Allora, cara socia, com'è andata la mattinata?
(con aria allegra)Ottimamente!Ho venduto quasi tutto, guarda!
(Lulù indica i rami quasi spogli e la gazza osserva meravigliata le poche penne rimaste a dondolare sui rami.)(volgendosi verso Lulù)Bel lavoro, mia cara!E dimmi, quanto abbiamo guadagnato?
(trionfante)Una serenata, un'imitazione del verso degli animali, un pizzico di sabbia, quattro penne nere e tre clienti nuovi!
(gridando)Asina!Hai dato via tutte le piume e non hai neppure un soldo!
(Lulù, che stava piroettando attorno felice, si ferma con una zampa a mezz'aria e assume un aspetto mortificato.China la testa e sembra piangere).(con un filo di voce)Se vuoi sapere la verità io non so come si fa a fare i soldi.(lievemente aggressiva e stupefatta)Non lo sai?!!
No!Anzi, non so neppure che cosa sono i soldi.Per favore, gazza, spiegamelo tu!
Uhmm;Ehmrn;Ihmm....Soldi.,..Vediamo...Beh, debbo ammettere che non lo so nemmeno io.Speravo, in verità, che una civetta raccomandata ad un saggio barbagianni, sapesse come fare per arricchirsi!Civetta Gazza Civetta Gazza Civetta Vocina
(guardando l'amica con ansietà)E adesso che cosa faremo?
(grattandosi la testa con la punta di un'ala pensa intensamente)Potremmo domandare a qualcuno.Sono d'accordo con te.Ma...a chi?
(borbottando e guardandosi attorno)A chi, a chi...Ma a chiunque!Per esempio, puoi chiedere a quello stormo che sta passando in volo lassù!(aguzzando lo sguardo e facendosi portavoce con le ali)Ehi, lassù dello stormo, sapreste dirci che cosa sono i soldi?
(da fuori campo)Mi dispiace, amica, ma non ho capito bene.Ripasseremo tra un anno e ne riparleremo!Addio!
(Lulù sventola un'ala in segno di saluto e china la testa sconfortata.La gazza le si avvicina e battendole un'ala sul dorso la rincuora).Gazza Civetta
Gazza
Civetta
Non avvilirti, Lulù!Adesso riposeremo un poco e poi manderemo a chiamare la capinera che forse, essendo in commercio da più tempo, saprà dirci qualcosa di preciso.(illuminandosi)Perbacco, gazza, hai delle idee formidabili.Potevamo pensarci prima.La capinera saprà certo aiutarci a risolvere il nostro dubbio.Cerchiamo un passerotto e mandiamolo da lei con la preghiera che ci raggiunga al più presto!Vieni con me allora, dobbiamo cercare un messaggero!
(slanciandosi avanti e indicando qualcuno tra le quinte)Ecco, guarda laggiù, sta passando ora un passero nostro cliente.Andiamogli incontro, certo non ci negherà un favore!
(Lulù seguita dalla gazza si precipita fuori di scena chiamando a gran voce il passerotto.Si spegne la luce.)
Scena II
(La luce si riaccende illuminando il solito angolo di bosco dove troneggia l'albero delle piume.Lulù è seduta in un canto.La.gazza cammina nervosamente avanti e indietro.Arriva trafelata la capinera.)
Capinera Gazza
Capinera Gazza
Amiche mie, mi volevate? Sono giunta al più presto.Vi è dunque successo qualcosa?
(facendosi avanti)Grazie dì essere corsa qui, cara Capinera.No, non ci è successo nulla di male, solo che dopo un'intera giornata di lavoro, ci ritroviamo senza un soldo in cassa.Capisco...Capisco...(sbirciando la capinera e facendo cenni a Lulù di avvicinarsi e partecipare al discorsi)Ora...ehmm...abbiamo deciso di chiarire la cosa e di chiedere a te, che sei esperta nel ramo del commercio, che cosa sono esattamente i soldi.(La capinera guarda alternativamente le due amiche assentendo col capo.Lentamente il movimento della sua testa cambia e penta un diniego).Capinera
Civetta Eh, mie care, vedete, non posso proprio aiutarvi, perché neppure io so quanto mi chiedete.Inizialmente, quando ho aperto il mio Istituto di bellezza, ho chiesto in giro agii amici, ma nessuno ha saputo spiegarmi la cosa con chiarezza.(avanzando di qualche passo)Ma allora, come fai a farti pagare il tuo lavoro ?
Capinera
Gazza
Civetta Gazza
Picchi
Gazza
Picchi
Gazza
Picchi
Gazza
Picchi
Gazza
Gazza
Picchi
Gazza
Capinera Civetta Gazza
Civetta Gazza
(con fare vergognoso, quasi scusandosi)Mi sono regolata là, per là.A volte domandavo in compenso un po' di compagnia, oppure accettavo un invito per un tè o una cena.Altre volte sono stata ospitata per l'intero fine settimana.C'è chi, per la pulizia delle penne, mi porta un vasetto di vermicelli.Chi, per una messa in piega, mi regala una torta dì riso.Io, vedete, mi accontento, sono felice così.....(La capinera abbassa il capo e tace, mentre le due amiche si guardano stupite.Infine la capinera fa un saltello e riprende con vivacità)Sentite, mi è venuta un'idea fresca, fresca!Guardate:(indica con un'ala)stanno arrivando i due picchi.Perché non domandare a loro? In fondo, come artigiani, sono anche loro nel commercio!Giusto, mi pare pensata bene!
(Lulù intanto sì avvia a ricevere ì due picchi che compaiono in scena perfettamente allineati, portando sotto le ali pezzetti di corteccia di legno).(con fare cerimonioso)Salve, cari picchi!Picchi(in perfetto coro)Buonasera, signore!
(borbotta dal suo angolo)Se lo dite voi, sarà vero!
(si voltano verso la gazza contemporaneamente e parlano all'unisono con aria vagamente stupita)Che cosa diciamo noi?(avanzando di un passo)Che la sera è buona!(sempre in coro e sempre più meravigliati)Perché, non lo è forse? Per noi è orribile!Ci siamo accorte di non sapere che cosa sono i soldi!Capirete che, per animali che sono nel commercio, non è una bella cosa!(assentendo entrambi col capo)Non è una bella cosa....(li interrompe come se non li avesse uditi)Anzi, per caso, non sapreste spiegarci voi che cosa sono questi benedetti soldi?(I due picchi si girano contemporaneamente l'uno verso l'altro, si consultano sottovoce, fanno cenni di diniego, poi si voltano verso la gazza contemporaneamente)(sempre in coro)Soldi? Mai sentiti nominare!(sbuffando)Ma allora perché mai lavorate come pazzi furiosi? Vi abbiamo sentito battere il legno tutto il giorno!
(La gazza li guarda sbalordita.Apre e chiude il becco tre volte poi si avvicina a Lulù).Hai sentito? Lavorano per ”la gloria!
(avanzando con perfezione, millimetrica dì due passi)Certo, care signore!La gloria è immortale!Nulla vale quanto la gloria!Ad ogni modo abbiamo anche la stima, l'ammirazione e la riconoscenza dei nostri clienti.Non vi pare un bel risultato?(Guardano verso Lulù e la gazza che, con aria stupita assentiscono lentamente.I due picchi fanno un rigido inchino)Non possiamo dirvi niente altro, quindi vi auguriamo buon lavoro e torniamo a cercare i nostri pezzi di corteccia!(si allontanano insieme)
(si volge verso la capinera)Pazienza, è andata male!Tuttavia questo dubbio comincia a darmi fastidio....Bisognerebbe conoscere qualche saggio....(con un saltello in aria grida)Il generale Penna Viola!Viola?
Forse ho sbagliato, dev'essere: Verde!Verde?!Non credo!Civetta Capinera Civetta e Gazza Civetta Gazza
Arancione?
(intromettendosi)Ma chi è questo arcobaleno?
Un saggio barbagianni!Lui davvero potrà spiegarci tutto!(continuando da sola)Però è bene che ci muoviamo subito, perché se arriviamo ad un'ora scomoda per lui, è capace d'infuriarsi e non risponderci!(con energia improvvisa)Muoviamoci allora!Che aspettiamo?
(La gazza prende sotto un'ala l'amica e le due si allontanano insieme mentre la capinera le guarda scrollando il capino.Si spegne la luce).Scena III
(La luce si riaccende sullo scenario dell'inizio della scena seconda del primo atto.È l'angolo di bosco in cui vive il barbagianni.Questa volta l'uccello è voltato verso le quinte e sentendo dei rumori cerca di aguzzare la vista.Appena sbucano la gazza e Lulù, il barbagianni le ferma con un cenno imperativo dell'ala).Barbagianni Mia cara, sbadatissima civetta, ho appena superato un attacco dì bile, fegato e frattaglie causatomi da te.Qualunque cosa tu voglia, evita di chiamarmi per nome!È un ordine!
Civetta(fa un piccolo inchino)Obbedisco!Volevo solo chiederle di spiegarmi che cosa sono i soldi.Barbagianni(guardando il cielo con aria ispirata)Soldi...denaro...quattrini...spiccioli...monete...Sì, i soldi sono generalmente dei pezzi di carta spiegazzata e sporca.Civetta(avanzando di un passo)Sta scherzando, per caso?
Barbagianni(con voce severa)Io non scherzo mai, dovresti averlo imparato a tue spese.Ti ho detto la pura verità!
Civetta
(con voce querula)Ma allora, se sono solo dei fogli di carta sporchi, a che cosa servono i soldi? '
Barbagianni(con un sospiro di pazienza)Ci si fa una specie dì gioco.Sì da un pezzo dì
questa carta a qualcuno che lo cambia con altri più piccoli.Dopo si mette il tutto in tasca.Nel tuo caso, potresti adoperare il becco, per riporre il denaro.Se si tratta di monete, a volte suonano tra loro ed è pertente.Civetta(stupefatta)Tutto qui?!!Barbagianni
Più o meno.Posso aggiungere che con i soldi puoi comprare delle cose, per esempio una casa.Civetta
Ma io abito già nel tronco di un albero!Barbagianni Puoi comperarti un frigorifero!Civetta(scuotendo la testa)Non mi serve.Il mio cibo lo trovo sempre fresco, in natura.Barbagianni Degli abiti!Civetta(mostrando le sue penne)Ma io ho già di che coprirmi!Barbagianni(con cenni di impazienza)Ma allora perché ti interessi ai denaro? Civetta Perché la gazza ed io volevamo pentare ricche!Barbagianni(schiarendosi la voce)Ehmm, ricche....Beh, si può essere ricchi di tante cose, non solo di denaro!Pensateci sopra!(volta loro le spalle)Adesso andatevene, sono stanco e voglio riposare!Addio!
Civetta
Addio!
(Lulù si volge e s'incammina adagio.La gazza la segue dappresso pensierosa.Sullo sfondo s'intravede una rondine che le saluta, così come uno scricciolo che passa accanto a loro sventolando le ali in segno di saluto.Poco dopo un merlo nero le incrocia).12 Merlo Civetta
Salve, belle signore!Buona passeggiata!
(volgendosi sorride appena)Altrettanto a te, caro merlo!
(La gazza e Lulù passeggiano ancora un poco in silenzio poi la gazza sì ferma).Gazza
Civetta
Gazza Civetta
Gazza
Civetta
Sai dirmi a che cosa pensi, Lulù?
(con voce bassa)Penso alle parole del Generale Penna Nonsocome, che è davvero un grande saggio.Diventare ricchi non significa per forza pieni di soldi, ma per esempio ricchi di salute, di serenità, di gioia, oppure di affetti....ci sono tanti modi per intendere la ricchezza!È esattamente quello che pensavo anch'io!(ancora pensierosa)Ora, per esempio, abbiamo tanti amici, non è forse una splendida cosa? Io, un tempo ero sola e davvero povera di tutto!(trattenendo un singhiozzo)Anch'io ero come te!
(sollevando il capo di scatto e parlando con voce eccitata)Che cosa stiamo aspettando, dunque?!Muoviamoci!Il nostro albero è spoglio e dobbiamo prepararlo per domani.Chissà quanti nuovi clienti arriveranno!
(Lulù e la gazza s'incamminano di buon passo ed escono di scena.Ormai è notte e nel cìelo brilla una falce dì luna.Si spegne la luce).Scena III
(È di nuovo mattino.L'angolo di bosco è quello solito, con l'albero delle piume che trionfa di colorì e di piume.Ricorda quasi un ambiente natalizio.L'insegna dondola in alto tra nuvole di piume colorate Lulù e la gazza in estatica contemplazione deh la loro opera).Gazza
(con enfasi)Com'è bello il nostro albero!Civetta(con un sospiro felice)Com'è interessante il nostro lavoro!Gazza
Come siamo fortunate!
Civetta
(piroettando su se stessa)E come siamo ricche!Guarda!(indica un uccellino che sta avanzando verso di loro)Arriva il primo cliente, il primo di tanti nuovi amici!
(Mentre Lulù e la gazza circondano il nuovo arrivato e gli mostrano le piume del loro albero, cala il sipario.)
F I N E
第三篇:意大利语小品话剧!LE NOSTRE FAVOLE SULL’AMICIZIA
LE NOSTRE FAVOLE SULL’AMICIZIA
di GIOVANNI DIMARTINO CON GLI ALUNNI DELLE CLASSI Ia, Ib, IIa, IIb DELLA SCUOLA MARIA SCHININA’ DI
RAGUSA
LA SCENA RAPPRESENTA UN BOSCO, CON GLI ALUNNI CHE IMPERSONERANNO I VARI PERSONAGGI DELLA FAVOLA, GLI ANIMALETTI , LE PIANTE, I FIORI.AI LATI DELLA SCENA GLI ALUNNI DEL CORO.A DESTRA E SINISTRA, IN PRIMO PIANO, I LETTORI CHE SI ALTERNERANNO NELLA LETTURA.TUTTI CON POLO BIANCA E
JEANS
I SCENA(LUCI SUI LETTORI, BOSCO AL BUIO, MUSICA DI APERTURA “Re leone”)
LETTORE : POESIA: “ GIROTONDO DELL’AMICIZIA”, GIOVANNA CANZONE “ PEREPEPPE’
II SCENA
I LETTORE : A SERA NEL BOSCO, PRIMA DI ANDARE A LETTO, TUTTI GLI ESSERI MATTEO CHE LO ANIMANO SI RIUNISCONO PER RACCONTARE OGNUNO UNA LORO STORIA, TRASCORRONO COSI’ LE LORO SERATE.IN TUTTE SI PARLA SEMPRE DI AMICIZIA..II LETTORE : CI SONO GLI SCOIATTOLI, I TOPOLINI, I GATTI, I CANI, I DAINI, ILARIA LE TARTARUGHE, LE FARFALLE, LE API, LE COCCINELLE, LE LUCCIOLE GLI UCCELLI TUTTI, FIORI E PIANTE
“ LA FORESTA INCANTATA” SARA’ DETTA DA CLARISSA, MARTINA, MIRIANA, SEGUE LA CANZONE “ I DUE LIOCORNI”
III SCENA(LUCI SUL LETTORE DOPO SUL BOSCO)
II LETTORE : ASCOLTIAMO ADESSO COSA CI RACCONTANO DUE TOPOLINI ILARIA
I TOPOLINO: UN GIORNO GIOCAVO CON I MIEI COMPAGNI A NASCONDINO, E ROXHENS SONO ANDATO A FINIRE ADDOSSO A UN LEONE CHE STAVA RIPOSANDO.SVEGLIANDOSI PENSO’ DI FARE DI ME UN BOCCONCINO.PER FORTUNA VENNE IN AIUTO UN MIO COMPAGNO
II TOPOLINO: IO MI SONO AVVICINATA IMPAURITA E L’HO SUPPLICATO DI
CLAUDIA LASCIARLO LIBERO, DATO CHE ERA ORFANO ED ERA L’UNICO CHE PROCURAVA DA MANGIARE AI SUOI FRATELLINI.IL LEONE SI E’ COMMOSSO E LO HA LIBERATO.SIAMO ANDATI VIA CON LA PROMESSA CHE CI SAREMMO SDEBITATI, MA LUI SI E’ MESSO A RIDERE PRENDENDOSI GIOCO DI NOI.I TOPOLINO: UNA SERA, QUALCHE TEMPO DOPO, IL LEONE CADDE IN UNA ALESSIA TRAPPOLA TESAGLI DAI CACCIATORI, RIMANENDO IMPIGLIATO NELLA RETE.NOI UDIMMO I SUOI RUGGITI DI AIUTO E SIAMO ACCORSI.II TOPOLINO: SENZA PERDERE TEMPO, CON I NOSTRI DENTI AGUZZI CI SIAMO GIADA MESSI A ROSICCHIARE LA CORDA, E DOPO AVERLO LIBERATO GLI HO DETTO: TEMPO FA CI HAI PRESO IN GIRO PERCHE’ NON PENSAVI DI POTER RICEVERE UNA RICOMPENSA DA PICCOLI TOPOLINI.I TOPOLINO : MA ORA SAI, CHE L’AMICIZIA DI PICCOLI COME NOI PUO’ ESSERE ALESSIA DI AIUTO AD UN GRANDE LEONE COME TE!DA ALLORA QUANDO CI INCONTRIAMO CI RISPETTIAMO COME VECCHI AMICI.(TUTTI APPLAUDONO, CANZONE “ALLA CACCIA DEL LEONE”)
IV SCENA(UN ALUNNO GATTINO E UN ALUNNO UCCELLO ALZANO LA MANO)
III LETTORE : VEDIAMO CHE UN GATTO E UN CORVO HANNO ALZATO LE MANI ANDREA LIC CHIEDENDO DI PARLARE
GATTO : UN GIORNO STAVO INSIEME AL MIO AMICO CORVO A ALESSIO LEG.CHIACCHERARE SOTTO UN ALBERO, QUANDO CI SIAMO ACCORTI CHE UNA PANTERA CI ERA ARRIVATA TROPPO VICINO.ALLORA IL MIO AMICO CORVO E’ VOLATO SU UN RAMO MENTRE IO SONO RIMASTO A TERRA, IMPAURITO L’HO PREGATO DI AIUTARMI.CORVO : PER SALVARE IL MIO AMICO SONO CORSO DA DEI PASTORI CHE ALESSIO BAT.STAVANO LI VICINO CON I LORO CANI, MI SONO AVVICINATO E HO BATTUTO LE ALI SUL MUSO DI UN CANE, POI SONO TORNATO INDIETRO VOLANDO BASSO.COSI’ TUTTI SI SONO MESSI A INSEGUIRMI, ANCHE I PASTORI CHE VOLEVANO PRENDERMI.GATTO : MA IL MIO AMICO, FURBO, VOLAVA FACENDO FINTA DI FARSI FRANCES.PRENDERE FINO A PORTARLI SOTTO L’ALBERO DOVE C’ERA LA CASCONE PANTERA.I CANI E I PASTORI CACCIARONO LA PANTERA ED IO MI SONO SALVATO GRAZIE AL MIO AMICO CHE HA RISCHIATO LA VITA PER ME.(TUTTI APPLAUDONO CANZONE “ CIAO AMICO”)
V SCENA
III LETTORE : ECCO UNA BELLISSIMA FARFALLA, INSIEME AD UNA COCCINELLA ANDREA LIC.E AD UNO SCARABEO CHISSA’ COSA VORRANNO RACCONTARE
FARFALLA : CARI AMICI VI VOGLIO RACCONTARE DELLA MIA AMICIZIA CON ANNA LA COCCINELLA E LO SCARABEO.IO, PRIMA DI ESSERE UNA FARFALLA, ERO UN BRUCO VERDINO, MALTRATTATO DA TUTTI DIANA PER VIA DEL MIO ASPETTO MOLTO BRUTTO A VEDERSI.SOLO LA COCCINELLA E LO SCARABEO, DECISERO DI FARMI COMPAGNIA.COSI’ SIAMO DIVENTATI GRANDI AMICI, FACEVAMO INSIEME LUNGHE CHIACCHERATE PASSEGGIANDO.SCARABEO : QUANDO UN ALTRO INSETTO CERCAVA DI MALTRATTARLO, NOI GIORGIO PRENDEVAMO LE SUE DIFESE.COCCINEL : MA UN GIORNO, MENTRE PASSEGGIAVAMO, IL BRUCHINO HA GIADA AVUTO UN MALORE, ERA MOLTO PALLIDO E DOVETTE DISTENDERSI SU UNA FOGLIA.COCCINEL.: NON SAPEVAMO COSA FARE, ERAVAMO DISPERATI, COSI’
MARTINA QUANDO ABBIAMO PERSO OGNI SPERANZA, ABBIAMO RACCOLTO UN PETALO E LO ABBIAMO POSTO SUL CORPO SOFFERENTE DEL NOSTRO AMICO.COCCINEL.: DOPO QUALCHE GIORNO, ABBIAMO PORTATO DEI FIORELLINI GIADA DOVE GIACEVA IL BRUCHINO, MA CI SIAMO ACCORTI CHE DALLE SUE SPOGLIE ERA NATA UNA BELLISSIMA FARFALLA DAI MILLE COLORI.SCARABEO : FU COSI’ CHE TUTTI GLI ALTRI INSETTI, SI SONO AVVICINATI PER GIORGIO FARE AMICIZIA CON QUEST’ESSERE MERAVIGLIOSO.FARFALLA : IO PERO’, NON AVEVO PERSO LA MEMORIA E, PUR VIVENDO TRA CHIARA FIORI COLORATI E PROFUMATI, NON HO DIMENTICATO GLI UNICI AMICI CHE MI SONO STATI ACCANTO NEL MOMENTO DEL DOLORE.(TUTTI APPLAUDONO CANZONE “AMICO E’” POI FIORI E API ALZANO LE MANI)
VI SCENA
IV LETTORE : VEDIAMO CHE I FIORI E LE API HANNO ALZATO LE MANI.ANCHE ELENA QUESTA SARA’ UNA STORIA DI AMICIZIA.APE : DIVERSAMENTE DAGLI ALTRI ANIMALI, I MIEI AMICI SONO I ANASTASIA FIORI.GRAZIE A LORO, IN PRIMAVERA QUANDO FIORISCONO, POSSO SUCCHIARE IL LORO NETTARE CHE DEPONGO NELLE ARNIE DOVE SI FORMA IL MIELE.FIORE : NOI CI SENTIAMO GRATIFICATI DAL FATTO CHE LE API FLORIANA SVOLAZZANDO SI POSANO, CON DELICATEZZA, SU DI NOI.COSA SOFIA SAREBBE LA PRIMAVERA SENZA FIORI E INSETTI SENZA FRUTTI E MIELE.SIAMO GRANDI AMICI ANCHE SE MOLTO DIVERSI.NOI MONDO VEGETALE, LORO MONDO ANIMALE.(TUTTI APPLAUDONO CANZONE “ L’APE MAIA”)
VII SCENA
V LETTORE : QUALCHE ANIMALETTO COMINCIA AD AVER SONNO, FORSE E’ MARCELLO TARDI E, NON AVENDO LA TELEVISIONE, VANNO A LETTO PRESTO, BEATI LORO.NOI VI RACCONTIAMO LA STORIA DELLA GABBIANELLA CHE ABBIAMO GIA’ SENTITO QUALCHE SERA FA IN QUESTO BOSCO.VI LETTORE : UN GIORNO MENTRE VOLAVA FELICE SUL MARE, DECISE DEI SIMONE TUFFARSI PER MANGIARE UN PICCOLO PESCIOLINO, MA ….II LETTORE : IL MARE ERA DIVENTATO UNA DISTESA DI PETROLIO PER COLPA MARCELLO DI UNA NAVE CISTERNA CHE AVEVA FATTO NAUFRAGIO E RIVERSATO TUTTO IL CARICO NEL MARE.LA POVERINA, IMBRATTANDOSI TUTTA, MUOVEVA LE ALI CON GRANDE DIFFICOLTA’.III LETTORE : RACCOLTE LE SUE ULTIME FORZE, RIESCE A RAGGIUNGERE LA ALEX CITTA’.ESAUSTA CADE SUL BALCONE DI UNA CASA DOVE ABITAVA ZORBA IL GATTO.QUESTI VISTO COME ERA RIDOTTA DECISA DI PULIRLA E DARLE UN PO’ DEL SUO CIBO.IV LETTORE : LA POVERA GABBIANA STAVA MOLTO MALE E PRIMA DI MORIRE, CHIARA AFFIDO’ IL SUO ULTIMO UOVO A ZORBA CHIEDENDOGLI DI MANTENERE TRE PROMESSE.V LETTORE : 1 COVARE L’UOVO
ALESSAND.2 AVERE CURA DEL PULCINO CHE SAREBBE NATO 3 INSEGNARGLI A VOLARE ZORBA PROMISE DI PRENDERSI CURA DEL PULCINO E COSI’ SI MISE A COVARLO E RISCALDARLO.VI LETTORE : ALL’IMPROVVISO DALL’UOVO ESCE UNA GABBIANELLA, ZORBA E PAOLO I SUOI AMICI LA PROTEGGONO DAI PERICOLI.MA IL VERO PROBLEMA ERA INSEGNARLE A VOLARE, E QUANTE VOLTE IL POVERO ZORBA CADDE DAL BALCONE PER FAR VEDERE ALLA GABBIANELLA COME POTEVA VOLARE … MA LUI NON AVENDO LE ALI FACEVA SOLO DIVERTIRE LA GABBIANELLA CON LE SUE CADUTE.VII LETTORE : MA QUANDO LA GABBIANELLA DIVENTO’ PIU’ GRANDE, ZORBA ENRICO LA PORTO’ SU UN CAMPANILE E, DOPO TANTI TENTATIVI, LA GABBIANELLA VOLO’ VERSO IL MARE NON SENZA AVER
SALUTATO ZORBA E I SUOI AMICI PER QUELLO CHE AVEVANO FATTO PER LEI.QUESTO E’ UN BELL’ESEMPIO DI AMICIZIA E DI PROMESSA MANTENUTA.(APPLAUSI E CANZONE FINALE:” MILLE VOCI UNA VOCE “)CHIUSURA SIPARIO
第四篇:意大利语小品话剧!LE NOSTRE FAVOLE SULL’AMICIZIA
LE NOSTRE FAVOLE SULL’AMICIZIA
di GIOVANNI DIMARTINO
CON GLI ALUNNI DELLE CLASSI Ia, Ib, IIa, IIb DELLA SCUOLA MARIA SCHININA’ DI
RAGUSA
LA SCENA RAPPRESENTA UN BOSCO, CON GLI ALUNNI CHE IMPERSONERANNO I VARI PERSONAGGI DELLA FAVOLA, GLI ANIMALETTI , LE PIANTE, I FIORI.AI LATI DELLA SCENA GLI ALUNNI DEL CORO.A DESTRA E SINISTRA, IN PRIMO PIANO, I LETTORI CHE SI ALTERNERANNO NELLA LETTURA.TUTTI CON POLO BIANCA E
JEANS
I SCENA
(LUCI SUI LETTORI, BOSCO AL BUIO, MUSICA DI APERTURA “Re leone”)
LETTORE:POESIA: “ GIROTONDO DELL’AMICIZIA”,GIOVANNACANZONE“ PEREPEPPE’
II SCENA
I LETTORE: A SERA NEL BOSCO, PRIMA DI ANDARE A LETTO, TUTTI GLI ESSERIMATTEOCHE LO ANIMANO SI RIUNISCONO PER RACCONTARE OGNUNO UNALORO STORIA, TRASCORRONO COSI’ LE LORO SERATE.IN TUTTE SIPARLA SEMPRE DIAMICIZIA..II LETTORE : CI SONO GLI SCOIATTOLI, I TOPOLINI, I GATTI, I CANI, I DAINI, ILARIALE TARTARUGHE, LE FARFALLE, LE API, LE COCCINELLE, LELUCCIOLE GLI UCCELLI TUTTI, FIORI E PIANTE
“ LA FORESTA INCANTATA” SARA’ DETTA DA CLARISSA, MARTINA, MIRIANA,SEGUE LA CANZONE “ I DUE LIOCORNI”
III SCENA
(LUCI SUL LETTORE DOPO SUL BOSCO)
II LETTORE:ASCOLTIAMO ADESSO COSA CI RACCONTANO DUE TOPOLINI ILARIA
I TOPOLINO:UN GIORNO GIOCAVO CON I MIEI COMPAGNI A NASCONDINO, EROXHENSSONO ANDATO A FINIRE ADDOSSO A UN LEONE CHE STAVARIPOSANDO.SVEGLIANDOSI PENSO’ DI FARE DI ME UN
BOCCONCINO.PER FORTUNA VENNE IN AIUTO UN MIO
COMPAGNO
II TOPOLINO: IO MI SONO AVVICINATA IMPAURITA E L’HO SUPPLICATO DI
CLAUDIALASCIARLO LIBERO, DATO CHE ERA ORFANO ED ERA L’UNICO CHEPROCURAVA DA MANGIARE AI SUOI FRATELLINI.IL LEONE SI E’COMMOSSO E LO HA LIBERATO.SIAMO ANDATI VIA CON LAPROMESSA CHE CI SAREMMO SDEBITATI, MA LUI SI E’ MESSO ARIDERE PRENDENDOSI GIOCO DI NOI.I TOPOLINO:UNA SERA, QUALCHE TEMPO DOPO, IL LEONE CADDE IN UNA ALESSIATRAPPOLATESAGLI DAI CACCIATORI, RIMANENDOIMPIGLIATONELLA RETE.NOI UDIMMO I SUOI RUGGITI DI AIUTO E SIAMOACCORSI.II TOPOLINO: SENZA PERDERE TEMPO, CON I NOSTRI DENTI AGUZZI CI SIAMOGIADAMESSI A ROSICCHIARE LA CORDA, E DOPO AVERLO LIBERATO GLIHO DETTO: TEMPO FA CI HAI PRESO IN GIRO PERCHE’ NON PENSAVIDI POTER RICEVERE UNA RICOMPENSA DA PICCOLI TOPOLINI.I TOPOLINO : MA ORA SAI, CHE L’AMICIZIA DI PICCOLI COME NOI PUO’ ESSEREALESSIADI AIUTO AD UN GRANDE LEONE COME TE!DA ALLORA QUANDOCI INCONTRIAMO CI RISPETTIAMO COME VECCHI AMICI.(TUTTI APPLAUDONO, CANZONE “ALLA CACCIA DEL LEONE”)
IV SCENA
(UN ALUNNO GATTINO E UN ALUNNO UCCELLO ALZANO LA MANO)
III LETTORE:VEDIAMO CHE UN GATTO E UN CORVO HANNO ALZATO LE MANIANDREA LICCHIEDENDO DI PARLARE
GATTO:UN GIORNO STAVO INSIEME AL MIO AMICO CORVO A
ALESSIO LEG.CHIACCHERARE SOTTO UN ALBERO, QUANDO CI SIAMO ACCORTICHE UNA PANTERA CI ERA ARRIVATA TROPPO VICINO.ALLORA ILMIO AMICO CORVO E’ VOLATO SU UN RAMO MENTRE IO SONORIMASTO A TERRA, IMPAURITO L’HO PREGATO DI AIUTARMI.CORVO:PER SALVARE IL MIO AMICO SONO CORSO DA DEI PASTORI CHE ALESSIO BAT.STAVANO LI VICINO CON I LORO CANI, MI SONO AVVICINATO E HOBATTUTO LE ALI SUL MUSO DI UN CANE,POI SONO TORNATOINDIETRO VOLANDO BASSO.COSI’ TUTTI SI SONO MESSI AINSEGUIRMI, ANCHE I PASTORI CHE VOLEVANO PRENDERMI.GATTO:MA IL MIO AMICO, FURBO, VOLAVA FACENDO FINTA DI FARSI FRANCES.PRENDERE FINO A PORTARLI SOTTO L’ALBERO DOVE C’ERA LA CASCONEPANTERA.I CANI E I PASTORI CACCIARONO LA PANTERA ED IO MISONO SALVATO GRAZIE AL MIO AMICO CHE HA RISCHIATO LAVITA PER ME.(TUTTI APPLAUDONO CANZONE “ CIAO AMICO”)
V SCENA
III LETTORE :ECCO UNA BELLISSIMA FARFALLA, INSIEME AD UNA COCCINELLAANDREA LIC.E AD UNO SCARABEO CHISSA’ COSA VORRANNO RACCONTARE
FARFALLA:CARI AMICI VI VOGLIO RACCONTARE DELLA MIA AMICIZIA CON ANNALA COCCINELLA E LO SCARABEO.IO, PRIMA DI ESSERE UNAFARFALLA, ERO UN BRUCO VERDINO, MALTRATTATO DA TUTTIDIANAPER VIA DEL MIO ASPETTO MOLTO BRUTTO A VEDERSI.SOLO LA
COCCINELLA E LO SCARABEO, DECISERO DI FARMI COMPAGNIA.COSI’ SIAMO DIVENTATI GRANDI AMICI, FACEVAMO INSIEMELUNGHE CHIACCHERATE PASSEGGIANDO.SCARABEO:QUANDO UN ALTRO INSETTO CERCAVA DI MALTRATTARLO, NOIGIORGIOPRENDEVAMO LE SUE DIFESE.COCCINEL:MA UN GIORNO, MENTRE PASSEGGIAVAMO, IL BRUCHINO HAGIADAAVUTO UN MALORE, ERA MOLTO PALLIDO E DOVETTE
DISTENDERSI SU UNA FOGLIA.COCCINEL.:NON SAPEVAMO COSA FARE, ERAVAMO DISPERATI, COSI’
MARTINAQUANDO ABBIAMO PERSO OGNI SPERANZA, ABBIAMO RACCOLTOUN PETALO E LO ABBIAMO POSTO SUL CORPO SOFFERENTE DELNOSTRO AMICO.COCCINEL.:DOPO QUALCHE GIORNO, ABBIAMO PORTATO DEI FIORELLINIGIADADOVE GIACEVA IL BRUCHINO, MA CI SIAMO ACCORTI CHE DALLESUE SPOGLIE ERA NATA UNA BELLISSIMA FARFALLA DAI MILLECOLORI.SCARABEO:FU COSI’ CHE TUTTI GLI ALTRI INSETTI, SI SONO AVVICINATI PER GIORGIOFARE AMICIZIA CON QUEST’ESSERE MERAVIGLIOSO.FARFALLA:IO PERO’, NON AVEVO PERSO LA MEMORIA E, PUR VIVENDO TRACHIARAFIORI COLORATI E PROFUMATI, NON HO DIMENTICATO GLI UNICIAMICI CHE MI SONO STATI ACCANTO NEL MOMENTO DEL DOLORE.(TUTTI APPLAUDONO CANZONE “AMICO E’”POI FIORI E API ALZANO LE MANI)
VI SCENA
IV LETTORE: VEDIAMO CHE I FIORI E LE API HANNO ALZATO LE MANI.ANCHEELENAQUESTA SARA’ UNA STORIA DI AMICIZIA.APE:DIVERSAMENTE DAGLI ALTRI ANIMALI, I MIEI AMICI SONO IANASTASIAFIORI.GRAZIE A LORO, IN PRIMAVERA QUANDO FIORISCONO,POSSO SUCCHIARE IL LORO NETTARE CHE DEPONGO NELLE ARNIEDOVE SI FORMA IL MIELE.FIORE:NOI CI SENTIAMO GRATIFICATI DAL FATTO CHE LE API
FLORIANASVOLAZZANDO SI POSANO, CON DELICATEZZA, SU DI NOI.COSASOFIA
SAREBBE LA PRIMAVERA SENZA FIORI E INSETTI SENZA FRUTTI EMIELE.SIAMO GRANDI AMICI ANCHE SE MOLTO DIVERSI.NOIMONDO VEGETALE, LORO MONDO ANIMALE.(TUTTI APPLAUDONO CANZONE “ L’APE MAIA”)
VII SCENA
V LETTORE :QUALCHE ANIMALETTO COMINCIA AD AVER SONNO, FORSE E’MARCELLOTARDI E, NON AVENDO LA TELEVISIONE, VANNO A LETTO PRESTO,BEATI LORO.NOI VI RACCONTIAMO LA STORIA DELLA
GABBIANELLA CHE ABBIAMO GIA’ SENTITO QUALCHE SERA FA INQUESTO BOSCO.VI LETTORE:UN GIORNO MENTRE VOLAVA FELICE SUL MARE, DECISE DEISIMONETUFFARSI PER MANGIARE UN PICCOLO PESCIOLINO, MA ….II LETTORE:IL MARE ERA DIVENTATO UNA DISTESA DI PETROLIO PER COLPAMARCELLODI UNA NAVE CISTERNA CHE AVEVA FATTO NAUFRAGIO ERIVERSATO TUTTO IL CARICO NEL MARE.LA POVERINA,IMBRATTANDOSI TUTTA, MUOVEVA LE ALI CON GRANDEDIFFICOLTA’.III LETTORE :RACCOLTE LE SUE ULTIME FORZE, RIESCE A RAGGIUNGERE LAALEXCITTA’.ESAUSTA CADE SUL BALCONE DI UNA CASA DOVE
ABITAVA ZORBA IL GATTO.QUESTI VISTO COME ERA RIDOTTADECISA DI PULIRLA E DARLE UN PO’ DEL SUO CIBO.IV LETTORE :LA POVERA GABBIANA STAVA MOLTO MALE E PRIMA DI MORIRE,CHIARAAFFIDO’ IL SUO ULTIMO UOVO A ZORBA CHIEDENDOGLI DIMANTENERE TRE PROMESSE.V LETTORE:1 COVARE L’UOVO
ALESSAND.2 AVERE CURA DEL PULCINO CHE SAREBBE NATOINSEGNARGLI A VOLARE
ZORBA PROMISE DI PRENDERSI CURA DEL PULCINO E COSI’ SIMISE A COVARLO E RISCALDARLO.VI LETTORE: ALL’IMPROVVISO DALL’UOVO ESCE UNA GABBIANELLA, ZORBA EPAOLOI SUOI AMICI LA PROTEGGONO DAI PERICOLI.MA IL VEROPROBLEMA ERA INSEGNARLE A VOLARE, E QUANTE VOLTE ILPOVERO ZORBA CADDE DAL BALCONE PER FAR VEDERE ALLAGABBIANELLA COME POTEVA VOLARE … MA LUI NON AVENDOLE ALI FACEVA SOLO DIVERTIRE LA GABBIANELLA CON LE SUECADUTE.VII LETTORE : MA QUANDO LA GABBIANELLA DIVENTO’ PIU’ GRANDE, ZORBAENRICOLA PORTO’ SU UN CAMPANILE E, DOPO TANTI TENTATIVI, LAGABBIANELLA VOLO’ VERSO IL MARE NON SENZA AVER
SALUTATO ZORBA E I SUOI AMICI PER QUELLO CHE AVEVANOFATTO PER LEI.QUESTO E’ UN BELL’ESEMPIO DI AMICIZIA E DIPROMESSA MANTENUTA.(APPLAUSI E CANZONE FINALE:” MILLE VOCI UNA VOCE “)
CHIUSURA SIPARIO
第五篇:话剧小品
话剧小品--祖坟搬家
话剧小品--祖坟搬家编剧:何萧[时间:当代[地点:一墓地[人物:王有财:男,50岁,王家山村民,王一民的三叔;王一民:男,34岁,县委书记;张晓红:女,28岁,某村委会主任。[幕启:一墓地景,王有财手提板锄上王有财:(很恶的口气)修什么高速公路,要挖我家的老祖坟,做梦!哪
个敢动一寸土,我先叫哪个横睡的。张晓红:(见王有财拿着板锄)三大爷,搬祖坟的事情,想通了噶!王有财:(笑)想通了,想通了!你做梦!你只要敢,我叫你完蛋!敢动我家的祖坟,你这顶不值得一提的村委会主任小官帽我轻轻就踢飞。(做吹小手指头状)张晓红:当不当这个村官没有关系,但我身为——王有财:你是我们村的党员,还是支部书记,你杂个能仿这种整!不要吹牛了,走嘛,我去把你家的祖坟挖了再来说,这个才叫党员带头嘛!张晓红:(生气,又无可奈何)你杂个能这样说!昨天,县委书记亲自做了动员讲话!县政府已经下文了,为配合我县的高速公路建设,必须在15天搬好范文版权所有迁规划公路内全部坟墓的通知。全县党员行动起来,走在前面,起好模范先进作用。王有财:(假装)我好怕呀!好怕呀!(恶狠狠地)哼!不要搬那些来吓我了,我是你吓了长大的噶?我把我的来历和家谱说出来怕吓死你!张晓红:大爷!你不要说我也认得,你侄儿是我们的乡长。王有财:你认得就好!认得就好!哼!这个就叫太岁头上动土了嘛!我再说完怕你小胯弹三弦。张晓红:弹三弦?王有财:讲点历史给你听听,现在的乡长,也就是我侄儿了嘛,哎!当年父亲去世的早,他就是在我家我养大的。这座坟地,就是我们老祖宗的!你迁坟不但动了我家的,还动了堂堂乡长家的祖坟了!敢叫乡长家搬祖坟,这个天下怕只有你在做梦了!张晓红:这个——三大爷,说实在的,我们也很为难,换成我是你家,也会有想法的!可你家的祖坟不先迁,别家的就不会迁呀!我们这里如果没有路,就很难发展呀!(焦急)王有财:喔……你还拿我开刀?是因为我是乡长的亲戚?是领导祖坟就该挖,要带头?给是?张晓红:不是的,不是的!三大爷!我们在和你协商解决。(王一民上)王有财:反正呀,今天哪个叫我迁祖坟,我就和他拼命!主任,你给是要来就上呀!(摇晃着锄头)王一民:(笑着上)三爸,你要打架呀!还是谁要欺负你呀?王有财:(不好意思)是侄儿子,不是……不是……一点小事,一点小事……张晓红:是乡长呀!王有财:侄儿子,不,王乡长,哎!侄儿子乡长!你给认得,这个叫张晓红的村主任要挖你家的祖坟了!挖了祖坟,你这个乡长给还想当?张晓红:乡长,我工作没有做好……请你(王一民摇手示意停)王一民:晓红同志,我都知道了。三爸,怎么不当,还要当好呢!对了,现在的身体还好吗?生活还可以吧!听说你家小生意还在做着?王有财:托祖宗的福,结实得很,我嘛——一天在村里整个20只小土鸡去卖,那些城里人,喜欢这个土鸡得很。我可以苦个五几十块,比你工资还高吧?这个嘛就叫我们家的祖坟葬着了!(眼睛望着村主任)(张晓红不好意思)还出了你这个乡长!王一民:三爸,你就不想再多赚点?一天整个200几百块(张晓红疑惑)王有财:想到是想……可……那个梦倒不敢做!王一民:这不是梦,三爸,只要你把我们村的土鸡装在大车上,拉到昆明那些大城市去。每天你的效益就可以到200甚至1000块都可以!(张晓红明白王一民意思)张晓红:(很激动的说)对了,三大爷,我们只要把路修了通到山外去,全村的土鸡就可以为你带来财富了呀!这就叫要想富,先修路,要大富,快修高速公路!王有财:哎哎哎,不要挨我提修路,我不喜欢这个还说这个。没有这个祖坟,哪里有今天的生活!还想发家致富!不要人心不足蛇吞象!(面向张晓红)小姑娘!给是又要挖我家的祖坟?张晓红:哎……三大爷,我——王一民:对,三爸,我回来的目的就是为迁坟的事情!王有财:好!你说说对这些人杂个整?(对张晓红)哼,给是想迁就迁?有那么容易!(高兴)张晓红:(疑惑)乡长——王一民:三爸,这祖坟必须迁!王有财:啥子?你给有说错呀?王一民:没有错。三爸,现在,全县开展了保持共产党员先进性教育活动,我不带头做,哪个来做?今天,我来正是要和你说这个事的。三爸,我们家祖坟必须迁!王有财:你给是在说梦话噶?挖自己的祖坟!一人当官,全家造福,一人有福!全家受禄!王一民,我总算看清你啦!你连自己家的祖坟都要挖,不会拉着自己的亲人走!我和你还是一家人吗?王一民:三爸,因为我是共产党员,还是父母官呀!你如果还要我当这个父母官,这个祖坟就必须迁!全十几万双眼睛看着我的!说真的,我也很矛盾。可当官不为民做主,我不如回家和你卖红薯。(音乐《公仆赞》音乐起,你是公仆……)张晓红:乡长,你
……要不就……改道……王有财:哎!是嘛!我说侄儿子,你们的高速公路为什么非要从这里经过呢?你要想想,我们没有这里的祖坟,就什么都没有了呀?还有你这个乡长?改道好呀!王一民:不行!三爸,这片祖坟的所在地是我县连通外界必经之地,在这条路上,要搬迁的祖坟很多,但如果不搬迁,改道的话,在资金上还要投入几千万元架桥和打隧道。有那几千
万,我们又可以做很多事情了呀!(音乐停)张晓红:是呀,那时我们又可以建多少学校,可以让多少失学儿童重新回到学校!建多少医院,让很多人获得新生……王有财:(小声自语)建医院……王一民:是的,就是这一座座祖坟,他就象封建的思想严重的制约着我们的发展。只有打开山门,才能连通山外世界,把我们的土特产、旅游文化推出去,才能彻底改变贫穷的过去。假如这条路修不通,我怎么向老百姓交代呀!张晓红:唉!也是呀,大爷,乡长,要不是因为没有路,我们也不会失掉多少脱贫致富的机会。王一民:就是啊,三爸,如果不是因为没有路,那年我爹也不会因为患病在路上耽误时间太长死在去医院的路上。王有财:(流下泪水、擦眼泪)是呀!没有路我失去了一个好兄弟。唉!孩子,就因为你是共产党员,就因为你为我们父老乡亲的幸福,为这,我们家的祖坟还有哪样说的?或许迁了还会更好呢!迁就迁吧!(把锄头交给张晓红)张晓红:三大爷,乡长,你们真是我们好范文版权所有全村、全乡学习的好榜样!王一民:三爸,你看那不是我们家乡的高速公路吗!(众人向远处看去)(音乐《公仆赞》音乐再次响起,你是公仆……)幕落]